‘Case solidali’, una rete per il diritto alla dignità dell’abitare

Il progetto di housing sociale è attivo ad Alessandria dal 2017 grazie alla collaborazione tra diversi enti del Terzo settore quali Cooperativa Coompany &, Caritas Diocesana, associazione Opere di Giustizia e Carità, Comunità San Benedetto al Porto, in sinergia con Cissaca e Asl. Una pianificazione mirata che ha come obiettivo il reinserimento abitativo dei senza fissa dimora al fine di favorire, di conseguenza, anche il loro reinserimento sociale.


Tre piani di intervento

Una comunione di intenti che sta dando frutti concreti prendendo forma attraverso tre modalità operative: il monitoraggio urbano effettuato due volte a settimana dagli operatori di ‘San Benedetto’ per agganciare le persone che vivono in strada; il servizio di prima accoglienza di Caritas Alessandria tramite gli 11 appartamenti della Diocesi temporaneamente destinati a nuclei in emergenza abitativa e a persone da lungo periodo ospiti nei dormitori e, infine, la presa in carico dei nuclei da parte di Coompany & per l’inserimento abitativo attraverso un percorso educativo e di accompagnamento.
Un lavoro di squadra per i più fragili che da settembre 2021 è diventato ancora più solido e strutturato grazia al progetto ‘Case solidali’, finanziato dal bando ’Nessuno escluso’ di Fondazione Cral.
«Non possiamo che dirci orgogliosi – dichiara il notaio Luciano Mariano, presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – per aver dato il nostro contributo al prosieguo di un progetto tanto importante che rientra nelle nostre linee di intervento rivolte alle fasce più deboli. Dallo scorso anno abbiamo introdotto la metodologia dei bandi, che ci permette di intercettare i tanti enti del Terzo settore che operano sul territorio per tradurre le buone intenzioni in fatti concreti».



Per un alloggio definitivo

Al momento sono 25 le persone senza fissa dimora (di cui 9 minori) ospiti negli alloggi della Diocesi. «E tre di loro proprio in questi giorni stanno attendendo di trasferirsi negli alloggi Atc che gli sono stati assegnati», spiega Erika Gigli della Cooperativa Coompany &. Già, perché l’obiettivo del progetto ’Case solidali’ è proprio questo: far sì che le persone in condizioni di fragilità raggiungano il giusto grado di autonomia per potersi garantire una sistemazione definitiva.
«Se il progetto è riuscito – aggiunge Renzo Sacco, presidente di Coompany & – dobbiamo dire grazie a questa rete di rapporti consolidati da tempo, alla quale si è unito il prezioso contributo di Fondazione Cral».


l lavori di riqualificazione al dormitorio

Un progetto eticamente innovativo che mira al riconoscimento del diritto alla dignità, «un percorso di comunità iniziato ormai cinque anni fa – commenta Giampaolo Mortara, direttore di Caritas Alessandria – e che con il progetto ’Case solidali’ fa un ulteriore salto di qualità. Nel 2017 la Diocesi ha messo a disposizione 11 alloggi per contrastare l’emergenza abitativa e già allora la Fondazione Cral ci aveva aiutato e sostenuto. Grazie alle risorse messe a disposizione dal progetto è stato inoltre possibile riqualificare i locali del Dormitorio Maschile gestito da Caritas e dall’Associazione Opere di Giustizia e Carità. Tutti i locali sono stati tinteggiati e sono stati acquistati i mobili necessari a migliorare l’arredamento del servizio».

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