Dai primi freddi autunnali fino al mese di marzo ad Alessandria c’è chi ogni giorno si impegna a mettere in campo soluzioni concrete per far fronte alle urgenze di chi vive in condizioni di estremo disagio abitativo. Per chi dorme per strada e per coloro che faticano a pagare le utenze l’arrivo dell’inverno rimane in ogni caso una drammatica emergenza. Grazie a una sovvenzione di 40mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, la Caritas Diocesana e la Comunità di San Benedetto al Porto anche quest’anno hanno potute garantire attività di supporto e prevenzione.
Per dare assistenza alle persone che trascorrono le gelide notti invernali all’addiaccio si è fatto ancora più intenso il monitoraggio dell’unità di strada della Comunità di San Benedetto. «In questo momento – spiega Fabio Scaltritti, presidente della comunità fondata da don Gallo – ad Alessandria abbiamo una media di 25 persone che ogni notte dormono al freddo. Inoltre, con molta discrezione, ne stiamo monitorando all’incirca una cinquantina che sappiamo aver trovato un rifugio di emergenza in fabbriche e capannoni dismessi, cantieri edili e case abbandonate oltre ad alcuni alloggi occupati abusivamente». Per prima cosa i volontari dell’unità di strada si assicurano che la persona incontrata sia in buone condizioni di salute, dopodiché vengono forniti sacchi a pelo e coperte, «ma in alcuni casi offriamo anche il pernottamento in albergo. Quest’anno ad esempio, abbiamo coperto le spese per una ventina di notti. Tutto ciò in stretta sinergia con il Cissaca e i servizi sociali». Da dicembre a marzo i volontari di San Benedetto hanno distribuito 68 sacchi a pelo, 52 materassi e 9 tende.
Ad Alessandria il problema legato all’emergenza abitativa si aggrava di anno in anno. «A oggi sono poco meno di 100 le persone per le quali è già stato avviato un procedimento di sfratto. Non sono solo i numeri a preoccupare – osserva Fabio Scaltritti – ma anche la rapidità con cui negli ultimi mesi si stanno attuando i procedimenti. In generale, c’è una crescente intransigenza sia tra gli organi competenti che tra i proprietari».
Anche da parte della Caritas Diocesana giungono chiari i segnali di allarme. «Per tutto l’inverno abbiamo avuto i nostri dormitori completamente saturi di ospiti», commenta Giampaolo Mortara, direttore della Caritas di Alessandria. «Basti pensare che nel ‘maschile’ abbiamo dovuto aumentare da 18 a 30 i posti letto disponibili per soddisfare il maggior numero di richieste. Nel dormitorio femminile, invece, stiamo offrendo ospitalità a 16 donne, più 8 mamme con al seguito i propri bimbi, per un totale di una ventina di minori». Complessivamente sono stati 130 i nuclei familiari che la Caritas Diocesana ha aiutato nel periodo invernale, durante il quale il peso delle bollette si fa più pressante. In particolare il sostegno economico è stato indirizzato alle utenze di energia elettrica, utenze gas e dell’acqua, «dato che alcuni gestori hanno iniziato a sospendere le forniture», contributi per il raggiungimento delle quote di fondo sociale per le case popolari e l’acquisto di combustibili.
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